sabato 27 giugno 2009

Nuovo Blog

E' con grande gioia che Progetto Bizzarone lancia il suo nuovo spazio web. Per accedervi cliccate www.progettobizzarone.com

Con affetto,
Progetto Bizzarone.

sabato 20 giugno 2009

Stiamo arrivando....

Un saluto a tutti i Bizzaronesi.

Progetto Bizzarone c’è! Pian piano, passo dopo passo, stiamo gettando le basi per creare una realtà concreta, la tanto citata: “piccola, grande realtà”. Scusate l'attesa, per far bene ci vuole tempo. I commenti del blog sono ancora chiusi perché stiamo lavorando su una nuova piattaforma, che apriremo il prima possibile, la quale ci permetterà di continuare il nostro Progetto con una veste leggermente diversa. A presto!

Con affetto
Progetto Bizzarone

martedì 9 giugno 2009

Elezioni

Un saluto ed un ringraziamento a tutti coloro che hanno dato la loro fiducia a Progetto Bizzarone, grazie di cuore.

Da queste votazioni è emerso che il paese è diviso in due schieramenti: chi è per uno sviluppo sostenibile, coerente e per una politica trasparente (453 persone hanno dato la fiducia a "Progetto Bizzarone") e chi per la politica classica condotta in questi ultimi anni (517 persone hanno dato la loro fiducia a "Noi per Bizzarone"). È per quelle 453 persone che Progetto Bizzarone vuole impegnarsi, non saremo solo opposizione, perchè Progetto Bizzarone continuerà ad essere e si evolverà per dare sempre e comunque una possibilità di scelta e per consolidare un dato di fatto, ossia: la nascita di una piccola, grande realtà all'interno del paese. Per fare ciò ci siamo fin d’ora rimessi al lavoro, dateci un po’ di tempo il colpo è stato duro. Il gruppo è rimasto compatto, anzi si è rafforzato ancor di più, perchè le nostre energie nascono dalla passione e dall'amore per quello che facciamo, nulla di più.

A tutti coloro che ci hanno sostenuto: siate sempre al nostro fianco, noi cercheremo di fare il massimo per voi.



Con affetto,

Pietro Lombardi - a.k.a. p.e.
Progetto Bizzarone

venerdì 5 giugno 2009

sabato 6 e domenica 7

PER VOTARE
PROGETTO BIZZARONE
METTETE UNA CROCE SUL SIMBOLO AZZURRO
LISTA n° 1
PROGETTO BIZZARONE

inoltre è possibile indicare una sola preferenza
scrivendo sulla scheda
nome e cognome del candidato prescelto.

Riflessioni prima di una decisione - non per sembrare ma per essere -

  1. Con un'eccessiva urbanizzazione di Bizzarone, le attuali case perderebbero valore in caso di vendita per il meccanismo della domanda/offerta.
  2. “Progetto Bizzarone non sogna, i nostri progetti hanno gambe forti e i piedi sono appoggiati bene a terra”. Per una politica coerente, collaborativa, vicina e sincera: per scongiurare chi ha perso la forza di sognare.
  3. “…. c’è chi lavora in maniera più appariscente, chi lo fa con più discrezione dietro le quinte; c’è chi scrive frequentemente sul blog tutto ciò che pensa e chi è meno portato a questo, ma tutti sono accomunati dalla volontà di impegnarsi per la nostra comunità ....” (in riferimento al gruppo Progetto Bizzarone)

Progetto Bizzzarone, ultimo post.

Grazie ancora di tutto.

giovedì 4 giugno 2009

Domani, 6 giugno 2009

All’indomani del tragico terremoto dell’aprile scorso in Abruzzo, un numeroso gruppo di cantanti si è riunito per interpretare insieme una canzone.
Alcuni di loro sono famosissimi, altri sconosciuti a molti; alcuni di loro avevano una voce riconoscibilissima ed altri meno; ma questo non aveva importanza erano lì per far qualcosa di buono.
Va detto che non si può paragonare l’impegno per la ricostruzione di una regione a quello per fare un che di utile per Bizzarone, siamo su due piani differenti.
Tuttavia se penso ai ragazzi di “Progetto Bizzarone”, chissà perché mi risuona nella mente il ritornello del pezzo, che continuamente sentiamo nelle nostre radio.
C’è chi lavora in maniera più appariscente, chi lo fa con più discrezione dietro le quinte; c’è chi scrive frequentemente sul blog tutto ciò che pensa e chi è meno portato a questo, ma tutti sono accomunati dalla volontà di impegnarsi per la nostra comunità.
Non sono semplicemente una lista di nomi, messa lì ad effetto, nella quale magari qualcuno di loro privatamente confessa che tanto è lo stesso, oppure di essere stato trascinato dentro nonostante fosse recalcitrante o ancora di provarne pentimento, sia pur parziale.
Sono tutti convintissimi, sia che siano in lista, che no, della necessità di fare ogni sforzo per vincere una competizione elettorale alla quale credono molto e pensando a chi li voterà, si ricordano di alcune parole che concludono il brano che tutti conosciamo e che dicono: “… NON SIAMO COSI’ SOLI”.

Grazie Oscar per questo bel pensiero.


Grazie a tutti i Bizzaronesi che ci daranno la loro fiducia, il gruppo Progetto Bizzarone e, chi ha dato il suo contributo da dietro le quinte, sarà sempre con voi e per voi.

Con affetto,

Paolo Crugnola
Laura Bernasconi
Roberta Bernasconi in Moro
Mattia Caccivio
Andrea Cimetti
Maria Rosa Fedora Crespi in Pelli
Valerio Falcicchio
Andrea Girolimetto
Pietro Lombardi
Luca Giovanni Menzio
Giovanni Montani
Paolo Rossatini
Mariangela Stefanetti in Betti

04.06.2009

Progetto Bizzarone per dare nuova linfa.

mercoledì 3 giugno 2009

Uno spunto da Report del 31.5.2009

Vorrei riportare l’attenzione dei lettori di questo blog su quella che, a mio avviso, è la vera e principale differenza tra i programmi dei due gruppi che si candidano ad amministrare il paese: la visione di sviluppo.

Si tratta di una visione che ha nella sua dimensione urbanistica un nodo davvero cruciale. Per Progetto Bizzarone il futuro assetto del paese si deve caratterizzare per equilibrio e rispetto delle regole di pianificazione già contenute nel PRG attualmente vigente. Rispetto delle regole significa dare un netto freno alle eccezioni, alle costruzioni in deroga, ai cambi di destinazione nell’uso del suolo. Insomma: vogliamo che si affermi una politica urbanistica davvero seria, che rincorra la qualità piuttosto che la quantità. Una politica che sappia dire anche dei no oggi, che si trasformeranno in vero valore aggiunto domani.

Casualmente la scorsa domenica mi è capitato di vedere la trasmissione “Report”, su RAITRE, che affrontava proprio queste tematiche. Confesso che non sempre ho condiviso la linea di questa trasmissione, ma in questo caso le attribuisco il merito di aver saputo spiegare in maniera chiara e convincente perché sia importante mantenere una linea di rigore nelle scelte urbanistiche. Tra le altre cose, si dimostrano le vere cause del traffico di cui soffriamo e si dà una chiara spiegazione del perché le città italiane danno sempre una sensazione di caos e di disordine, a differenza che in Germania o in altri paesi europei.

E vi è un chiaro riferimento anche ai paesi più piccoli, ugualmente toccati dagli effetti negativi e dai rischi di una gestione “a spanne” del territorio.

Per questo, l’esempio delle grandi città può essere facilmente calato anche nelle piccole realtà. E potrebbe diventare più chiaro anche perché per percorrere il tragitto da Bizzarone a Olgiate Comasco oggi ci voglia il doppio del tempo rispetto a 10 anni fa.

Confesso che guardando la trasmissione ho avuto l’impressione di rileggere tutte le considerazioni fatte all’interno di Progetto Bizzarone, e ne ho ricavato una maggiore determinazione a proseguire su questa strada.

Invito tutti a dare un’occhiata alla registrazione della trasmissione disponibile su internet all’indirizzo:

 

 http://www.report.rai.it/R2_HPprogramma/0,,243,00.html

 

 

L’Amministrazione del comune - Per una gestione equilibrata e trasparente

La partecipazione
Perché ogni cittadino si senta
responsabile

Per una buona amministrazione è fondamentale il
contributo di tutti. Certamente la complessità
delle tematiche e la mancanza di tempo non
favoriscono l’interessamento e la partecipazione
attiva dei cittadini. Si tratta, però, di un problema
da correggere, per quanto possibile.
PROGETTO BIZZARONE intende
favorire la partecipazione dei cittadini,
innanzitutto offrendo occasioni di dialogo e di
confronto. Nella redazione del Piano di Governo
del Territorio, ad esempio, vogliamo che vi siano
momenti di riflessione condivisa sulle linee di
sviluppo urbanistico che devono caratterizzare
Bizzarone.

Il bilancio
Per promuovere l’efficienza

Il bilancio comunale è una nota dolente per tutti.
Sappiamo bene che le risorse disponibili sono
molto limitate. Per questo è necessario avere un
approccio prudente.
PROGETTO BIZZARONE vuole ridurre
per quanto possibile le spese correnti inaugurando
un periodo di “austerità”.
Il bilancio comunale viene spesso visto come
difficile da capire, complicato. Però esso
rappresenta il principale strumento di controllo
sulle modalità con cui vengono spesi i soldi di tutti.
PROGETTO BIZZARONE vuole
innanzitutto provare a rendere il bilancio più
comprensibile, utilizzando nuove forme di comunicazione che consentano a tutti di essere aggiornati rispetto ad entrate e spese

L’Unione “Terre di Frontiera”
Per una collaborazione leale

PROGETTO BIZZARONE crede
fermamente nella collaborazione con i comuni
limitrofi. Vogliamo essere leali e propositivi,
dando un contributo sostanziale al rafforzamento
innanzitutto
dell’Unione “Terre
di Frontiera”.
Crediamo che l’Unione si debba
caratterizzare come un ente eccellente nello svolgimento dei propri compiti, potendo contare su competenze professionali
elevate PROGETTO BIZZARONE crede che
l’Unione debba puntare a coinvolgere anche
altri comuni vicini, allargando il proprio
bacino.

PROGETTO BIZZARONE ritiene che
anche per l’Unione sia indispensabile aumentare
la trasparenza rispetto ai risultati raggiunti, in
modo tale che ciascun cittadino possa dare una
valutazione del suo funzionamento sulla base di
dati oggettivi.

Progetto Bizzarone

03.06.2009

Progetto Bizzarone per far tornare il sorriso.

martedì 2 giugno 2009

Sicurezza - Ciò che un comune può davvero fare

PROGETTO BIZZARONE è convinto che
una politica per la sicurezza non demagogica
debba necessariamente passare da un sano
sviluppo: in un paese dove si torna a camminare
per le strade, a conoscersi, a dialogare, anche la
sicurezza aumenta. Si crea un controllo diretto da
parte dei cittadini, si notano più facilmente auto
sospette, facce strane, movimenti inusuali.

Le famiglie come obiettivo
Per un paese davvero “su
misura” per loro

Bizzarone può essere davvero il luogo ideale dove
crescere una famiglia: nella tranquillità, a contatto
con la natura, in un contesto sociale protetto, con
servizi di qualità per l’educazione dei figli.
PROGETTO BIZZARONE vuole
indirizzare la propria amministrazione in via
prioritaria verso le famiglie. L’impegno sulle
istituzioni educative ed i servizi per i più piccoli si
coniuga con la volontà di assicurare un ambiente
fisico su misura per loro: sicuro, sano, stimolante.
Questo implica scelte chiare nell’ambito edilizio
ed urbanistico.

Progetto Bizzarone

02.06.2009

Progetto Bizzarone: in un piccolo paese, una grande realtà.

lunedì 1 giugno 2009

Ambiente e territorio - Patrimonio da conservare: ieri, oggi e domani.

Le aree verdi
Una risorsa da vivere

La conservazione e valorizzazione delle ancora numerose
aree boscose, a prato e zone agricole, dovrà essere punto di
partenza per la vera svolta ambientalista di Bizzarone.
L’ambiente è un patrimonio insostituibile e solo
sensibilizzando la cittadinanza su questo tema si potrà
continuare a vivere in un paese immerso nel verde, sia per noi
che per i nostri figli.

Abbiamo accolto con favore i lavori di riqualificazione
forestale sul “Colle S. Ambrogio” commissionati dall’attuale
maggioranza. Oltre al taglio delle piante pericolanti e morte,
è prevista la piantumazione di giovani piantine per
rimpiazzare gli spazi vuoti sull’intero versante.

PROGETTO BIZZARONE è intenzionato a continuare
il lavoro per ridare ai boschi l’attrattiva che meritano, così che
la popolazione possa riscoprire il piacere di passeggiare, fare
jogging e vivere nella natura. Perché ciò accada è necessario
dedicare attenzione ai sentieri ed ai percorsi, ad iniziare
dal “percorso vita”.

Verranno organizzate “giornate natura” per iniziare anche i
più piccoli alla scoperta di questo mondo spesso sconosciuto.
Punto di riferimento per queste iniziative sarà il “Parco
Valle del Lanza”, di cui il nostro monte fa parte e dal quale
si potranno acquisire importanti informazioni.
Non dimentichiamo inoltre che proprio sul nostro “percorso
vita” passa parte del “sentiero Confinale”, ragione in più per
conservarlo anche a favore di eventuali escursionisti che
venissero da fuori paese. Per questo cercheremo la
collaborazione del C.A.I., per migliorare la conoscenza di
questa realtà.

Raccolta differenziata e
piattaforma ecologica.
Con l’aiuto dei cittadin, per
una vera sostenibilità


PROGETTO BIZZARONE vuole che
Bizzarone diventi uno dei migliori comuni della
provincia nella raccolta differenziata.
In Natura il concetto di rifiuto non esiste: tutto ciò che viene scartato, se ha caratteristiche naturali, viene assorbito dall'ambiente e rimesso in circolo; questa è la
lezione che dobbiamo imparare dalla natura: produrre oggetti e beni
che possano essere assorbiti dall'ambiente una volta terminato il loro utilizzo.
Ma fino a che ciò non sarà possibile, dobbiamo abituarci a valorizzare,
anziché gettare, i rifiuti che produciamo. La soluzione è, innanzitutto, cercare di produrne
il meno possibile e cercare di far durare il più a lungo possibile ciò che utilizziamo e, in seguito,
valorizzare ciò che scartiamo riutilizzando tutti i materiali che possono essere riciclati con la
raccolta differenziata: la raccolta differenziata è infatti oggi il modo più sostenibile per smaltire i
nostri rifiuti. Per questo ci poniamo come obiettivo di migliorare il servizio di raccolta (ed il primo aiuto deve arrivare dalla popolazione). Nei prossimi anni dovremo trovare un nuovo sito per la
piazzola ecologica, cercando i fondi necessari. Essa dovrà essere un’area all’avanguardia e
rispettosa dell’ambiente.

Progetto Bizzarone

01.06.2009

Progetto Bizzarone: vicino e attento.

La Fiera delle illusioni



A volte ho come l'impressione che sia necessario allargare l'orizzonte per capire meglio la piccola realtà che ci sta intorno, un po' come osservare un sorpasso: la velocità relativa della macchina che sta compiendo la manovra può essere molto limitata rispetto a quella che viene superata, ma rispetto ad una persona ferma sul ciglio della strada tutti e due i veicoli possono avere una velocità assoluta anche molto elevata.

Per questo credo sia utile offrire una prospettiva più larga nella convinzione che i nostri piccoli paesi non possano considerarsi fuori dal sistema, immuni dalle influenze esterne o impermeabili alle dinamiche generali e in ogni caso anche le scelte amministrative, almeno a mio parere, non possono prescindere da una analisi accurata delle reali prospettive che tutti abbiamo.

Iniziamo subito con il chiarire un concetto di base che spesso nemmeno concepiamo ma importante per comprendere che la fuori, nella realtà, non siamo soli e con gli altri i conti li dobbiamo sempre fare. In Italia e in generale in Europa siamo in troppi. Sembra una eresia, ma è la semplice incontestabile verità. In termini assoluti negli ultimi 100 anni, per diversi fattori, che hanno aumentato la percentuale di sopravvivenza degli esseri umani e il livello di benessere di alcuni gruppi di persone, la popolazione mondiale è cresciuta a dismisura da 1,6 a 6 miliardi di individui. Ovviamente la crescita non è stata omogenea e questo lo si può osservare attraverso il layout grafico messo a disposizione dalla base dati di Worldmapper. Interessanti per l'osservazione di quanto affermato sopra sono le immagini della Terra rielaborate in base a due parametri: l'estensione territoriale e la popolazione. Il loro raffronto permette di valutare l'enorme sproporzione del rapporto territorio/popolazione tra l'Europa e l'Africa per fare un esempio.

L'Italia, che nella prima immagine assume l'usuale forma affusolata dello stivale e nella seconda immagine somiglia invece di più ad un grosso salsicciotto, è anche uno dei paesi europei maggiormente popolato se consideriamo che alcuni nostri vicini dispongono di un territorio grande tre volte con una popolazione totale che è circa la metà di quella del nostro Belpaese.

Il fatto appurato che noi siamo in troppi determina anche la tendenza demografica che sta caratterizzando tutti i Paesi cosiddetti "sviluppati". Si legge nel tasso di natalità nazionale e continentale una inesorabile discesa verso il basso. I dati Istat per l'Italia sono disponibili on-line e attestano un "tasso composto" di 1,2 nuovi nati ogni coppia di genitori. Questo significa che per svariati motivi, poco dipendenti da condizioni locali, il nostro Paese si sta lentamente e per certi versi fortunatamente svuotando. Come in tutti i sistemi naturali la sovrappopolazione non è tollerata a lungo e quando questo avviene scattano meccanismi automatici di autoregolazione del numero.

Per una società complessa come quella umana i fattori di regolazione sono in parte molto differenti da quelli che reggono le sorti delle altre specie animali, ma non per questo motivo sono meno efficaci.

Chi sta pensando che sia assurdo tifare per una diminuzione della popolazione mondiale dovrebbe considerare che in realtà viviamo in una società estremamente eterogenea dove se ogni essere umano vivesse con il nostro tenore di vita e con il nostro sistema economico e sociale non basterebbero 3 pianeti Terra per soddisfare il fabbisogno giornaliero di energia e di risorse.
Tralasciando le opinioni personali sul perché ci troviamo in questa condizione e di chi sia la responsabilità delle diseguaglianze che affliggono il mondo vi propongo un semplice test per verificare quanto pesiamo sulle spalle del pianeta.
C'è un sito italiano, ma ne esistono di più completi e dettagliati in inglese, che calcola la cosiddetta "impronta ecologica personale" stimando il numero di ettari necessari ad assicurare la sopravvivenza di ognuno di noi.

Rileggendo i risultati delle ricerche che disegnano la nostra società mi viene in mente la famosa frase: "...le rane non bevono mai tutta l'acqua dello stagno", ma noi umani da quel lato siamo duri d'orecchi e certe lezioni facciamo fatica ad impararle.

Nostro malgrado comunque, i "grandi numeri", le tendenze, gli strumenti che mostrano con chiarezza la realtà e le prospettive disponibili sono abbastanza semplici da reperire e serve solo assumerli come "dati" al posto delle "illudevoli promesse" per trarne le dovute conclusioni.

Mi riferisco in particolare all'ipotetico incremento del numero dei cittadini attraverso lo sviluppo urbanistico dei nostri piccoli centri decantato come obolo alla panacea dei nostri mali.

"Tutti dicono che c'è bisogno di più case" e senza ombra di dubbio questa è una verità incontestabile.
Che quanto asserito, nonostante venga ripetuto alla nausea a livello nazionale e locale, sia vero è ancora tutto da dimostrare. Forse vale la pena fare due conti usando i famigerati grandi numeri: i dati disponibili forniti nel 2003 dalla nostra Agenzia del territorio, in occasione dell’ultimo censimento catastale, indicavano che il numero complessivo di “unità immobiliari”, non immobili che possono contenere più unità, riferito al 30 luglio, ammontava a 52.752.809. Depurando questo numero dalle tipologie non prettamente residenziali si otteneva la cifra di 29.664.046 unità immobiliari. A questo patrimonio edilizio vanno aggiunte delle "appendici": dal 2004 al 2009 si è costruito molto in Italia, il trionfo del mattone si è misurato su cifre che hanno oscillato intorno ai 600.000 immobili (normalmente più unità immobiliari)/anno con punte che nel caso dell’anno 2007 hanno superato di 190.000 lunghezze i 540.000 bambini nati. Poi c’è da considerare che siamo in Italia e quindi, come risulta da un indagine fiscale dell’Agenzia del Territorio condotta tra il 2007 e il 2008 , in media il 15% dei fabbricati – immobili (normalmente più unità immobiliari)- non risulta essere mai stato accatastato. Sunto di questa “mitragliata” di dati è che, anche facendo finta di riuscire a non considerare le appendici, possiamo senza dubbio affermare che a livello numerico, in un Paese affollato come il nostro, c’è una casa per ogni due abitanti. Ora, se è vero che stiamo diminuendo, c'è davvero tutto questo bisogno di case?
A meno che si decida di ammettere apertamente che la nostra economia non può sopravvivere senza una forte componente legata al ramo edile e al suo indotto, ma questo equivarrebbe a parificare "il consumo di territorio" alla dose di eroina per il tossico-dipendente, mi domando, visto che abbiamo già un numero sufficiente di case e andiamo avanti a costruirne, per chi le stiamo costruendo e perché ne prevediamo di nuove? Mi è sempre parso di capire che la legge di mercato della domanda e dell'offerta determinasse una funzione del prezzo inversamente proporzionale alla quantità di beni disponibili, ....sta vedere che ci siamo indebitati fino al collo per comprare a 100 ciò che domani varrà 10, bell'affare...
Capisco benissimo che le reazioni del mercato edile alla crisi che attraversiamo possano sembrare bizzarre, in fondo i costruttori italiani non è che siano tutti dei pozzi di scienza, ma pensare che grazie alle intercessioni pubbliche di amministratori creativi, i nostri lidi diventeranno più appetibili di altri e che si investiranno energie e denaro a cuor leggero, tirando su tramezze nostrane, convinti che tutto andrà a posto e che il futuro sarà più roseo dell'ultimo "decennio cementificatorio" appena terminato, mi sembra un tantino forzato, ...da neuro più che altro.
Certo, sarebbe bello credere alle dichiarazioni euforiche che da ogni parte si sprecano per ridare fiducia alle persone e far ripartire l'economia e i consumi, ma purtroppo queste sono recite già viste a patto di riderci sopra immaginando che non sia la realtà e che non stiano parlando del nostro futuro.
Per dare un'idea di come si possa andare e trascinare le masse con gioia e con fiducia verso il baratro è interessante osservare un grafico divenuto famoso, che è stato soprannominato "Il grafico delle pompose dichiarazioni" e che riporta, appunto, le dichiarazioni ufficiali dei più quotati esponenti politici ed economici americani negli anni della grande crisi. Sappiamo tutti quello che accadde nel 1929 ma oggi a che punto siamo, confrontando le due situazioni e tenendo conto della forte interconnessione tra le diverse economie nazionali nel mercato della globalizzazione? Per farci un'idea consiglio questo articolo proposto da Altrainformazione che determina il livello su cui attualmente l'economia mondiale si attesta rappresentato nel grafico del "precipizio" che inghiotti negli anni '30 il sistema socio-economico americano ed europeo. ...Ma allora, può andare peggio di così...!! Se consideriamo che il mercato finanziario reagisce con un anticipo di circa 6, 8 mesi al mercato dei beni, poiché determina i suoi utili e le sue perdite sulla base delle attese di realizzo dell'economia reale attraverso i risultati raggiungibili dalle aziende, sarà utile allacciarsi le cinture e non sottovalutare gli allarmi che alcuni economisti fuori dal coro, gli stessi che da tre anni gridano invano al lupo al lupo, stanno lanciando per un possibile nuovo tonfo estivo delle borse. Valendo la regola spiegata sopra, al botto finanziario seguirà un ulteriore calo della produzione e una nuova contrazione dei consumi, il tutto alla faccia dell'ottimismo di chi crede che il futuro sia ancora "cucinabile" con l'ingrediente base dello sviluppo.
Giunti a questo punto mi sorge spontanea una domanda: ma tutti i sogni di "gloria futura" che la nostra attuale classe dirigente ci regala e che molti di noi si bevono come oro colato quanto sono oggettivamente realizzabili?
G.Barile.

domenica 31 maggio 2009

Buona sera a tutti, a differenza di tutti gli esperti di bilancio che hanno scritto sul blog negli ultimi giorni, e che ovviamente se ne sono guardati bene dall'inserire il proprio nome e cognome, vorrei fare un pò di chiarezza su tutte le cattiverie che sono state dette su di me, Paolo e sul gruppo Progetto Bizzarone in generale.
Non commento neanche i discorsi meschini e allo stesso tempo bambineschi in merito alla mia professionalità sollevati anche nel corso di un'assemblea pubblica da qualcuno che sicuramente non conosce minimamente che tipo di lavoro faccio e di cosa mi occupo.
Chi era presente venerdì 22 maggio ricorderà sicuramente le cifre riferite alle pubblicazioni riportate nel bilancio del comune di Bizzarone. Ricorderà i famosi 25.oo0 Euro circa come impegno di spesa per il 2008.

Contrariamente a quanto riportato nei vari commenti, credo molto nella chiarezza e nella trasparenza nei confronti dei cittadini. E allora eccovi un estratto del bilancio del comune di Bizzarone per l’esercizio 2008:

Scusate la grafica ma non sono riuscito a far di meglio. Ecco i due dati principali per la voce "Pubblicazioni e notiziari del comune":
Competenza 2008 (riga CP): Euro 18.939,60
Competenza 2008 + residuo anno precedente (riga T): Euro 25.027,60.

Il nostro obiettivo è quello di abbattere quei quasi 19.000 (competenza 2008) che vedete riportati sopra e di risparmiare qualche “denaro” pubblico. Qui si stanno promettendo piscine e ponti, ritenete sia lecito proporre di risparmiare su qualcosa?
Ammetto, sempre per correttezza e chiarezza, che per il 2009 sarà dura visto che, come si evince dal bilancio preventivo, sono già stati appostati € 9.000 per “servizi tipografici” per il periodo da gennaio a giugno (convenzione in scadenza).

Non c’entra il come e chi prepara il bollettino, il nostro è un discorso di risparmio. Non concordiamo con quanto è stato fatto fino ad ora (e ci sono stati anche nostri interventi in Consiglio e nei cosiddetti pre-consigli) e ci proponiamo di cambiare rotta.
Fortunatamente saranno i cittadini a decidere.


Altro chiarimento: sabato 6 mi sposo (a Bizzarone) e poi, non avendo trovato un’opportunità decente per acquistare casa a Bizzarone (quale bizzaronese acquisterebbe una casa nel terreno dell’ex villa Varano? E chi investirebbe in un centro storico abbandonato da anni? E chi investirebbe per un terreno in un piano di lottizzazione fermo da anni e sorpassato/“deprezzato” da progetti più importanti ai quali non si poteva dire di no?) andrò a vivere a casa della mia futura moglie in provincia da Pavia (sempre bene informati gli anonimi … complimenti ancora).
Ciò vuol dire ad un’ora di macchina da Bizzarone.
Non vedo perché dovrei dare le dimissioni prima di cominciare. Forse è solo quello che qualcuno spera.
Invece ci tengo a Bizzarone e, con Paola, contiamo di tornare a Bizzarone.

Infine, mi fanno ridere tutti i vari anonimi che scrivono sul blog. Avete tutti un nome ed un cognome e varrebbe la pena usarli invece di nascondersi dietro ad uno schermo. Per Bizzarone ci vuole gente con le palle … gente con le spalle larghe che vuole costruire qualcosa di buono e che non ha timore di mostrare il proprio nome/viso, che non ha timore che qualcuno pubblichi/comunichi i dettagli del bilancio alla popolazione di Bizzarone, che sa accettare le critiche.

Sempre per chiarezza e trasparenza, vorrei dire a tutti i cittadini che da mercoledì sera fino a venerdì (sabato poi mi sposo!) sarò a casa a Bizzarone e, chi fosse interessato, potrà passare a trovarmi a casa per visionare insieme e commentare questo famoso bilancio e questi famosi numeri. Una birretta in frigor c’è sempre e potrebbe essere tranquillamente bevuta anche con candidati dell’altra lista (che non considero nemici da screditare ma solo “avversari politici” in corsa per l'amministrazione di Bizzarone).

Un saluto a tutti e spero che i messaggi ed i dibattiti tornino ad essere civili, costruttivi e meno cattivi come fino ad un paio di settimane fa.

Valerio Falcicchio

31 maggio la festa della gente.

L’aperitivo in compagnia di Paolo Crugnola e dei candidati di “Progetto Bizzarone” è stata una cosa semplice, un gazebo di plastica sotto cui sono stati posti 3 tavoli, qualche bibita, un bicchiere di vino bianco (rigorosamente fresco), tartine e stuzzichini che qualcuno ha preparato ancora stamattina in modo da trovarli più appetitosi.
Verso mezzogiorno del 31 maggio attorno a questo gazebo, posto nel viale del parco comunale si è trovata tanta buona gente, solo per scambiare quattro chiacchiere in allegria.
A queste persone dobbiamo dire grazie anche perché è da loro che ci aspettiamo e speriamo un voto decisivo per domenica prossima.
Ma dobbiamo ringraziare anche coloro che sono venuti a trovarci, pur sapendo che hanno intenzione di dare la loro preferenza ad altri, perché hanno dimostrato che si può bere qualcosa insieme pur avendo idee diverse.

Progetto Bizzarone

31.05.2009

Progetto Bizzarone: attivo, collaborativo e trasparente.
VI ASPETTIAMO TUTTI
OGGI
NEL PARCO COMUNALE
dalle ore 11
per
UN APERITIVO IN AMICIZIA...
...PER RESPIRARE ARIA NUOVA

sabato 30 maggio 2009

Idee chiare, che guardano al futuro.

Abbiamo l’impressione che oggi a Bizzarone prevalga la rassegnazione: la rassegnazione di essere un paese provinciale,
destinato a decadere e a subire dinamiche sociali ed economiche più grandi. Invece si può ancora avere fiducia nel
futuro e lo si può affrontare in maniera propositiva e costruttiva. Possiamo ancora ritornare ad essere orgogliosi del
paese in cui viviamo.

Come? Abbiamo individuato tre priorità:

• Ritrovare l’attenzione al “bello”.
Oggi il paese appare decadente, a partire dal suo centro: i negozi chiudono, le case storiche non vengono ristrutturate,
gli spazi pubblici non sono vissuti.
Senza uno spazio per incontrarsi, anche la vita sociale si indebolisce. Le persone rimangono in casa e passano il loro
tempo lontano dal paese.
Occorre invertire la rotta e riportare l’attenzione sul centro.

• Promuovere comportamenti e stili di vita moderni.
Si tratta innanzitutto di una sfida culturale, da vincere insieme alle istituzioni scolastiche ed educative.
Una sfida che ha ripercussioni anche molto pratiche, se pensiamo alla sostenibilità ambientale: alla raccolta
differenziata, al risparmio energetico e a tutti quei comportamenti che servono a mantenere un buon rapporto con
l’ambiente, un patrimonio da conservare.
Una sfida che significa innanzitutto aprirsi verso l’esterno, per ricevere nuovi stimoli e rimanere al passo con il resto del
mondo. Per questo è venuta l’idea di allacciare collaborazioni con altre comunità italiane ed europee.

• Saper essere comunità.
In fondo vivere in un paese significa appartenere ad una grande famiglia, una famiglia in cui si collabora e ci si dà una
mano l’un l’altro. A Bizzarone i valori della solidarietà e dell’amicizia sono ancora molto forti e abbiamo un grande
patrimonio da salvaguardare: quello delle nostre associazioni, che danno un notevole contributo su questo fronte.
Saper essere comunità vuol dire anche interessarsi direttamente e responsabilmente delle scelte che interessano l’intero
paese: da qui l’attenzione alla trasparenza, alla partecipazione, al dialogo costante sulle scelte pubbliche.